Il 10 febbraio 2016, 80 organizzazioni non profit hanno sottoscritto a Roma l’Accordo di rete. L’accordo è frutto del lavoro, all’interno del progetto Territorio Europa, di tre laboratori corrispondenti a tre diverse zone della città, che nei mesi scorsi hanno lavorato proprio per questo obiettivo: costruire partnership significative all’interno del Terzo settore e con le Pubbliche amministrazioni.
Partenership che hanno come obiettivo il lavoro comune per lo sviluppo del territorio, come ha ricordato Paola Capoleva, presidente del Cesv: «perché la sfida per il volontariato oggi è proprio questa: essere agente di sviluppo. Anche la riforma del Terzo settore, di cui si discute in questi mesi, spinge in questo senso e chiede anche ai Centri di servizio di raccogliere questa sfida».
La mappa delle priorità
«Non si può parlare di sviluppo se non si parte dal tessuto del territorio», ha spiegato Clementina Miggiano, coordinatrice dei laboratori Teu di Roma, «per mettere in connessione competenze, valori e risorse nell’interesse del territorio». I laboratori hanno mappato le priorità: migranti, disabili, cultura e anziani sono ai primi posti nella scala delle priorità di Roma, ma molti altri problemi urgono.
«La mappa delle priorità», ha spiegato Miggiano, «permette di incrociare almeno tre dei cinque obiettivi definiti dai programmi europei: lotta alla povertà e all’emarginazione, occupazione e istruzione».
Questa mappa, peraltro, è una base di dialogo anche con le Amministrazioni. «Non è consueto che le Amministrazioni si aprano ai soggetti del territorio», ha detto Sabina De Luca, capo dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica del Comune di Roma, «ma questa è la via. Incrociamo la vostra mappatura con le priorità su cui si fondano le modalità di intervento che oggi è possibile mettere in campo».
Il partenariato tra non profit e Amministrazione è la strada da seguire anche per Alessandra Tomai, dirigente della Regione Lazio, e perché funzioni è fondamentale l’informazione, che vale per i bandi, ma anche per i progetti e per la loro realizzazione. La Regione sta lavorando in questo senso, ad esempio attraverso il portale Lazio Europa, pensato per raccogliere tutte le informazioni che riguardano i finanziamenti europei.
Incidere sulle politiche publiche
La firma dell’Accordo di Rete a Roma è un traguardo importante, ma la rete è una realtà aperta: si spera che altre realtà possano entrare, non solo del mondo non profit, ma soprattutto delle Amministrazioni pubbliche, che fino ad ora è stato difficile coinvolgere. Partenariati stabili, suggellati da accordi di rete, possono davvero diventare un nuovo modo di lavorare, che permette di superare l’occasionalità di molti interventi e di ricostruire la fiducia tra istituzioni e cittadini.
Un passo avanti devono farlo le Amministrazioni, un altro lo deve fare il volontariato che, come ha ricordato Antonio D’Alessandro, responsabile del progetto Territorio Europa, «è ancora troppo autoreferenziale. Per fortuna le cose stanno cambiando. Vogliamo incidere sulle politiche pubbliche, e vogliamo farlo insieme».
Scritto da: Redazione