Prevenzione e contrasto alle discriminazioni
Fonte di finanziamento: programma UE FAMI 2014-2020 – fondo asilo, migrazione e integrazione.
Ente gestore: Ministero dell’Interno.
Oggetto dell’avviso: promuovere la parità di trattamento nonché prevenire e combattere le discriminazioni dirette e indirette fondate sulla razza o sull’origine etnica nei confronti dei cittadini di Paesi terzi, anche attraverso il coinvolgimento di associazioni di migranti.
Questo Avviso mira al raggiungimento dei seguenti obiettivi.
- promuovere l’adesione di enti territoriali alla “Rete Nazionale dei Centri Antidiscriminazioni” promossa dall’UNAR;
- prevenire e contrastare le discriminazioni per motivi razziali e di origine etnica, connesse all’accesso e alla fruizione dei pubblici servizi da parte dei cittadini di Paesi terzi;
- promuovere la sensibilizzazione, prevenzione e informazione sul territorio rivolta ai cittadini di Paesi terzi, potenziali vittime di discriminazione;
- qualificare il personale della Pubblica Amministrazione sul tema del contrasto alle discriminazioni, stimolando l’attivazione di politiche e misure di prevenzione e contrasto delle discriminazioni;
- promuovere reti territoriali di intervento per la prevenzione ed il contrasto alle discriminazioni attraverso il coinvolgimento di pubbliche amministrazioni, istituzioni scolastiche associazioni, organizzazioni sindacali e datoriali, associazioni di migranti, consiglieri di parità, eccetera;
- favorire sul territorio la diffusione di una cultura che favorisca la conoscenza e la comprensione reciproca e che promuova interventi in una logica di prevenzione, mediazione e risoluzione efficace dei conflitti sociali.
A titolo esemplificativo si indicano gli ambiti di riferimento:
- formazione degli operatori pubblici e dei centri antidiscriminazione in tema di prevenzione e contrasto alla discriminazione di tipo giuridico;
- costruzione e coordinamento delle reti operanti sul territorio al fine di valorizzarne la capillare diffusione e la condizione di prossimità alle potenziali vittime di discriminazioni;
- progettazione e realizzazione di iniziative di sensibilizzazione e di informazione;
- definizione di strumenti per individuare meccanismi discriminatori presenti nelle prassi e nelle procedure di erogazione di servizi e messa a punto di strumenti di contrasto;
- condivisione di strumenti e metodologie di intervento, al fine di sviluppare sinergie operative tra tutti i soggetti potenzialmente coinvolti;
- esame di eventuali segnalazioni di fenomeni discriminatori e conseguente denuncia degli stessi o attivazione di percorsi di mediazione.
Destinatari: sono destinatari finali i cittadini di Paesi terzi regolarmente soggiornanti.
Sono destinatari altresì i dipendenti e funzionari pubblici coinvolti nella programmazione, gestione ed erogazione di servizi rivolti all’utenza straniera.
Ambito territoriale: le attività esecutive dei progetti e l’ambito territoriale dell’intervento dovranno avere dimensione locale, regionale, interregionale o nazionale.
Risorse complessive: Euro 2.750.000.
Risorse per singolo progetto: minimo 30.000 euro a progetto. L’eventuale cofinanziamento è premiato in sede di valutazione.
Soggetti proponenti: sono ammessi a presentare proposte:
- Regioni;
- Enti locali, loro unioni e consorzi, ovvero loro singole articolazioni dotate di autonomia organizzativa e finanziaria (es. Municipi);
- ASL, Aziende Ospedaliere;
- Camere di commercio;
- Università, ovvero singoli Dipartimenti Universitari;
- Istituti e scuole pubbliche di istruzione primaria e secondaria, nonché CPIA e Uffici Scolastici Regionali;
- Istituti di Ricerca;
- Organismi governativi o intergovernativi operanti nello specifico settore dell’Avviso;
- Organismi ed organizzazioni internazionali operanti nello specifico settore;
- Associazioni, cooperative o altri enti no profit iscritti, alla data della pubblicazione dell’Avviso, alla prima sezione del registro nazionale degli enti che si occupano di immigrazione (iscrizione necessaria solo per fare da capofila).
Nel caso in cui il Soggetto Proponente Capofila sia un Ente di diritto pubblico, gli organismi di diritto privato senza fini di lucro, Associazioni e Onlus possono essere inseriti in qualità di partner, previo espletamento di una procedura di selezione che rispetti i principi di trasparenza, pubblicità, concorrenza e parità di trattamento.
Durata: Le attività progettuali dovranno concludersi entro il 31 marzo 2018.
Requisiti tecnici: il capofila deve avere una casella di posta elettronica certificata. Capofila e partner devono avere la firma digitale.
Avviso completo ( scaricalo qui )