SEZZE. L’INTEGRAZIONE SI FA INSEGNANDO UN LAVORO
Una giornata con film e un buon pranzo cucinato dagli studenti africani che frequentano il corso di cucina all'Isiss Pacifici e De Magistris
Martedì 13 marzo, una giornata importante per l’integrazione dei minori non accompagnati e per il il progetto Libera il Futuro, nato all’interno del Laboratorio TEU, e finanziato all’interno dei progetti FAMI IPOCAD, Fuoriclasse e Bando povertà della Regione Lazio.
Presso l’Auditorium Costa di Sezze (LT) c’è stata infatti la proiezione del film “My name is Adil” di Adil Azzab, seguito dalle testimonianze dirette degli studenti – arrivati in Italia come minori non accompagnati – che frequentano l’ISISS Pacifici e de Magistris di Sezze.
Martina Daniele del CIR- Consiglio Italiano Rifugiati Politici sui dati della presenza degli stranieri in Italia, ha introdotto il film spiegando il fenomeno dell’immigrazione in Italia.
Dopo aver portato le loro testimonianza in seguito alla proiezione del film, gli studenti, provenienti da vari paesi africani, hanno offerto il pranzo: stanno infatti frequentando il corso di cucina presso l’alberghiero di Sezze, guidati dal Maria Stefanelli.
I ragazzi hanno proposto una cucina di alta qualità, frutto delle ore di formazione passate dietro i fornelli a imparare a creare – e magari anche ad assaggiare – dei piatti costruiti utilizzando i prodotti tipici del territorio pontino, che quindi hanno imparato a conoscere.
Le attività sono state realizzate insieme dalla cooperativa di transizione scuola- lavoro IACS e dall’Isiss Pacifici e De Magistris, all’interno del Laboratorio del Progetto Territorio Europa del CESV (Centro di servizio per il volontariato del Lazio), in collaborazione con la cooperativa che si occupa dei rifugiati e richiedenti asilo Karibù e con AID Italia (Agenzia per l’inclusione e i diritti).
La buona notizia è che un paio di ristoranti del territorio limitrofo si sono rivolti, in questi giorni, alla scuola per chiedere la disponibilità di alcuni di questi studenti, che vorrebbero far lavorare per il periodo estivo presso i loro locali.
Poter accedere ad una formazione professionalizzante diventa uno strumento prezioso d’integrazione a vantaggio dell’intera comunità.
Scritto da: Redazione