I partenariati nel sociale rappresentano ormai non solo un’opportunità, ma quasi un obbligo, per chi vuole progettare e realizzare interventi efficaci. Il partenariato è una forma di collaborazione/compartecipazione di più soggetti, che condividono finalità e obiettivi di una operazione o di un progetto. È una “forma”, ma anche un metodo di lavoro senza il quale il lavoro sociale è oggi quasi inconcepibile. E che anche per Territorio Europa, il progetto del Cesv che vuole portare il volontariato in Europa, è centrale.
Ma che cosa, esattamente è un partenariato? e a quali condizioni può raggiungere i propri obiettivi? In questo articolo Alessandra Felice approfondisce questo tema concentrandosi sul Partenariato Pubblico Privato (PPP), sul Partenariato Pubblico Sociale Privato (PPSP) e sul Partenariato Pubblico Sociale (PPS).
Tre diverse tipologie, che implicano obblighi diversi per i soggetti partner e che richiedono modalità concrete di attuazione.
Ad esempio, il Partenariato Pubblico Privato (PPP) dal 2.000 è diventato una formulazione universale e viene declinato e citato in tutte le normative e la documentazione operativa dei maggiori organismi internazionali ed europei che si occupano di interventi complessi, dove il settore pubblico e il settore privato vengono chiamati a collaborare. Sempre più viene attivato nella produzione di beni e servizi pubblici o di interesse pubblico ma riguarda principalmente la collaborazione tra il settore pubblico e il settore delle imprese profit.
Gli altri sue, invece (Partenariato Pubblico Sociale Privato) e (Partenariato Pubblico Sociale) riguardano più specificamente il non profit. Ad esso infatti viene riconosciuto un ruolo specifico e particolare rispetto ai partner privati, per la sua capacità di consolidare gli interventi e i programmi diretti a migliorare la vita, l’ambiente e le condizioni delle persone, e perché è un attore sociale che offre e mette in rete esperienze e competenze uniche.
Ecco il testo completo dell’articolo. Alessandra Felice è volontaria del progetto TEU. È stata responsabile dell’ OIS-Osservatorio sull’Inclusione Sociale dell’Isfol, dove ha diretto le attività di ricerca e d’intervento per la lotta all’esclusione sociale, offrendo un servizio di consulenza sulle iniziative formative, lavorative e di accompagnamento finalizzate all’inserimento nel mercato del lavoro dei soggetti più deboli.
Foto di lostintheredwoods
Scritto da: Redazione