RIETI: AL LAVORO PER UN “PATTO CHIARO”
Il progetto Territorio Europa prosegue il suo cammino: tra giugno e luglio sono stati realizzati sei laboratori di progettazione territoriali, a cui hanno partecipato organizzazioni di volontariato, enti di Terzo settore, imprese private ed Enti Locali (Comuni ed Asl).
La prima sessione del Laboratorio di co-progettazione di Rieti si è svolto giovedì 25 giugno con l’obiettivo esplicito di attivare gruppi di lavoro e partenariati, che insieme possano lavorare sull’analisi del territorio, elaborando idee ed individuandogli ambiti di intervento sociale prioritari, ponendosi obiettivi comuni e definendo modalità di condivisione di responsabilità e impegni.
IL METODO. A partire dalla necessità dei vari soggetti di trovare un punto di equilibrio tra gli obiettivi del programma e quelli dell’associazione, è stato ribadito che una buona partnership verrà da sé, qualora vengano tenuti in considerazione gli interessi di tutti i soggetti coinvolti: non solo quelli del programma, ma anche quelli dei vari partner.
Altrettanto importante è che l’obiettivo del partenariato sia di trovare nell’attività che si andrà a svolgere l’utilità per il territorio e non quella data da interessi personali o specifici per la singola associazione. Solo rompendo l’autoreferenzialità delle singole organizzazioni Si può lavorare per il bene di tutti, attraverso un patto chiaro che permetta una collaborazione davvero costruttiva e con un respiro di lungo termine.
LE PROPOSTE. In attesa dei bandi del POR FSE Lazio (che dovrebbero essere pubblicati a metà luglio), le realtà presenti hanno mostrato interessi specifici per alcune idee progettuali:
1. nell’ambito della cultura è emersa la volontà di pensare a luoghi che per aspetti morfologici, storici o per altra peculiarità possano essere presi in considerazione come set per opere cinematografiche. Verranno infatti stanziati circa 18 milioni di euro per questo settore a partire da Settembre 2015. Tra l’altro, il Comune e la provincia potrebbero provvedere a stilare un elenco con i siti che si ritengano candidabili.
2. Gli Enti locali sono interessati alla digitalizzazione a banda larga e ultra larga. In questo settore, inoltre, è emersa la volontà di alcune associazioni di proporre le nuove tecnologie come sussidio ad anziani e centri anziani.
IL PERCORSO. Questo primo incontro è stato solo l’inizio di un percorso, che porterà ad una progettazione che risponda ai canoni europei, con obiettivi chiari, pubblicità, coinvolgimento dei portatori di interesse e dei cittadini e così via. Ma che, soprattutto, abbia robuste radici sul territorio. Per fare un’analisi corretta dei bisogni e delle potenzialità, il Cesv ha distribuito materiale specifico, che le associazioni dovranno elaborare in vista del prossimo incontro.