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SVILUPPO LOCALE: UN’IDEA NATA IN EUROPA CHE IN ITALIA SI È PERSA PER STRADA

In Europa si parla di sviluppo locale dagli anni Ottanta, ma l'Italia è rimasta indietro su strumenti e indicazioni. Ecco perché

Di sviluppo locale ed Europa e dell’esperienza di European Anti Poverty Network si parla in questo articolo di VDossier n. 1/2017. Ve lo riproponiamo. Le reti europee hanno iniziato a parlare di sviluppo locale alla fine degli ’80, primi ’90. Era il … Continua SVILUPPO LOCALE: UN’IDEA NATA IN EUROPA CHE IN ITALIA SI È PERSA PER STRADA

PARTNERSHIP DI SVILUPPO LOCALE: ESPERIENZE DI RETI METROPOLITANE A CONFRONTO

Si è concluso con un incontro tra le esperienze di alcune reti metropolitane, il percorso formativo dei laboratori Teu di Roma

Si è concluso il 15 giugno scorso, con un incontro tra le esperienze di alcune reti metropolitane, il percorso formativo dedicato ai Laboratori TEU di Roma. Due Laboratori per la città: Roma 1, dedicato alla parte Nord-Ovest e Roma 2, per … Continua PARTNERSHIP DI SVILUPPO LOCALE: ESPERIENZE DI RETI METROPOLITANE A CONFRONTO

PARTNERSHIP E RETI METROPOLITANE, IL 15 GIUGNO L’EVENTO CONCLUSIVO DELLA FORMAZIONE TEU

L’anello debole come struttura sociale. La progettazione situata come metodo per le reti. Questo il titolo del percorso formativo che si è svolto nell’ambito dei laboratori Teu.

L’anello debole come struttura sociale. La progettazione situata come metodo per le reti. Questo il titolo del percorso formativo che si è svolto nell’ambito dei laboratori Teu. A conclusione del secondo anno, giovedì 15 Giugno si terrà TEU (Territorio Europa) … Continua PARTNERSHIP E RETI METROPOLITANE, IL 15 GIUGNO L’EVENTO CONCLUSIVO DELLA FORMAZIONE TEU

EUROPA: APPROVATO IL PON METRO (PROGRAMMA OPERATIVO PER LE CITTÀ METROPOLITANE)

La Commissione Europea ha adottato il 14 luglio 2015 il Programma Operativo Nazionale Città Metropolitane 2014 – 2020 (PON METRO). Il programma, dedicato allo sviluppo urbano sostenibile, mira a migliorare la qualità dei servizi e a promuovere l’inclusione sociale in 14 aree metropolitane (Torino, Genova, Milano, Bologna, Venezia, Firenze, Roma, Bari, Napoli, Reggio Calabria, Cagliari, Catania, Messina e Palermo). È un programma a titolarità dell’Agenzia per la Coesione Territoriale.

Il PON METRO identifica due direzioni di sviluppo progettuale.
Driver progettuale 1: sostenere la definizione in ambito urbano e metropolitano di soluzioni “intelligenti” (secondo il paradigma della smart city) per ridisegnare, modernizzare e migliorare i servizi urbani rivolti a cittadini, imprese e “fruitori della città”.
Driver progettuale 2: promuovere pratiche e progetti di inclusione sociale per i segmenti di popolazione e i quartieri che presentano maggiori condizioni di disagio.
La dotazione finanziaria del programma è pari a oltre 892 milioni di euro di cui 588 milioni di risorse comunitarie (446 a valere sul Fondo di Sviluppo Regionale–FESR e 142 sul Fondo Sociale Europeo–FSE) cui vanno aggiunti 304 milioni di cofinanziamento nazionale.

Il programma si focalizza su 4 assi prioritari (oltre un quinto asse per l’Assistenza Tecnica):
Asse 1: Agenda Digitale Metropolitana, mirato a migliorare l’accesso di cittadini e imprese ai servizi erogati dalle Amministrazioni locali, attraverso soluzioni tecnologiche innovative proprie del paradigma smart city (FESR)
Asse 2: Sostenibilità dei Servizi e della Mobilità Urbana, si rivolge in particolare alla riduzione dei consumi energetici negli edifici e nelle infrastrutture pubbliche destinate a funzioni di governo locale e all’erogazione di servizi di prossimità e di illuminazione pubblica, nonché ad incrementare il ricorso alla mobilità sostenibile in ambito urbano e metropolitano (FESR).
Asse 3: Servizi per l’Inclusione Sociale, mira a contrastare le diverse forme di disagio, marginalità ed esclusione sociale, attraverso una combinazione di interventi immateriali e politiche indirizzate prioritariamente a qualificare la condizione abitativa nei quartieri e nelle comunità più svantaggiate, nonché a favorire l’integrazione e l’accesso ai servizi dei gruppi sociali più deboli (FSE).
Asse 4: Infrastrutture per l’Inclusione Sociale, interviene in forte sinergia con le azioni dell’Asse 3 per consentire, dove necessario, il potenziamento e la riqualificazione delle infrastrutture ad uso abitativo e sociale (FESR).
Tra i risultati attesi nell’ambito dell’inclusione sociale citiamo: circa 1.800 persone senza fissa dimora (su una popolazione stimata di 34.000 homeless) potranno accedere a servizi di accoglienza attraverso la riqualificazione ad uso sociale di spazi urbani; 2.270 alloggi aggiuntivi saranno riabilitati per destinarli ad altrettante famiglie in condizioni di disagio abitativo; circa 3900 persone appartenenti a famiglie a basso reddito, e 5800 persone colpite da forme elevate di disagio beneficeranno di un accompagnamento alla casa e di un inserimento lavorativo, sociale ed educativo; circa 500 persone appartenenti a comunità emarginate, quali i Rom, verranno sostenute nell’ambito di progetti di inclusione sociale e azioni di accompagnamento.
Per scaricare il PON METRO  clicca qui.

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